Dio, antropologia e cristianesimo

Gli antropologi definiscono dio – se non sbaglio – come la proiezione delle aspirazioni umane irrealizzate. La definizione -se esiste da qualche parte – mi pare particolarmente azzeccata, allorchè mi sforzo di individuare la tipologia del cristiano medio (non del cattolico in particolare) per il quale il modello ideale di vita (possibilmente eterna) è quello di un despota dotato di assolute competenze in campo giudiziario. L’uomo cristiano è, più che un dio mancato, un giudice mancato.