Sessualità e vocazione

Se l’attività svolta è vocazionale (quindi piace, e si riconosce come tale proprio perché piace), l’armoniosa vita sessuale dell’individuo-lavoratore è condizione indispensabile per il suo svolgimento. Se invece la professione appare all’individuo come imposta dal bisogno o dalle circostanze, essa si riduce a semplice presupposto o strumento per praticare una intensa attività sessuale, che s’impone come scopo primario.