Sensibilizzatori militanti a senso unico

Si  tratta di una nuova, ma già diffusa attività, che comporta l’uso della parola mediatica, ma soprattutto un repertorio di faccine indignate. Scopo evidente di tutto ciò è di orientare le sensibilità delle masse in modo unidirezionale e più precisamente:

  1. l’annegamento in mare (inevitabile, epocale, biblico) deve destare orrore, costernazione, indignazione e stimolare l’ indicazione di un colpevole, che si presume immediata, chiara e lampante.
  2. Le traversie dei minori devono in ogni caso scuotere le coscienze in maniera di gran lunga superiore a quelle dei maggiori (maiores), di cui non frega niente a nessuno. Non da oggi infatti il termine “vecchio” è diventato un insulto.
  3. La violazione dei diritti delle minoranze è, chissà perchè, molto più grave della violazione dei diritti delle maggioranze, verso le quali si lascia intravvedere una velata antipatia.
  4. La rapina e l’uccisione dei negozianti e  il suicidio degli imprenditori devono avere poco risalto per non alimentare la paura.
  5. Gli atti terroristici devono stimolare la riflessione e il dialogo.

I portatori di faccine indignate sembrano così compiaciuti delle medesime da non desiderare affatto la cessazione degli annegamenti